Progetto Educal
Il progetto formativo “EDUCAL – Educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità” si propone di introdurre negli Istituti scolastici dei percorsi gratuiti di sensibilizzazione-informazione, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, sui temi dell’educazione alla cittadinanza, alla legalità e alla conoscenza del diritto.
Il progetto offre agli studenti alcuni strumenti di conoscenza finalizzati ad una gestione e determinazione consapevoli dei propri comportamenti e delle relative conseguenze ed agli adulti (Insegnanti e Dirigenti Scolastici) strumenti e supporto per intervenire, in un’ottica di prevenzione e di rilevazione precoce ed adeguata del rischio di una condotta deviante agita e/o subita dai ragazzi.
Il progetto
in sintesi
Il progetto si propone di sensibilizzare i ragazzi al fenomeno delle varie forme di illegalità commesse in danno dei minori e commesse dai minori stessi e prevede l’articolazione e lo svolgimento della simulazione di un processo penale negli Istituti Scolastici.
Con il coinvolgimento di Magistrati (ANM – sezione di Roma) e di Avvocati (Ordine degli Avvocati di Roma) – e, in alcuni casi, Polizia Postale, Psicologi, Forze dell’Ordine e tossicologi -, viene replicato in una sessione plenaria – della durata di circa 3 ore – un processo, adattato secondo parametri formativi efficaci per il target di utenza, con l’intento di stimolare ad una riflessione guidata sui comportamenti agiti dai tre soggetti coinvolti nel processo: imputato, vittima, e testimoni.
Prima della sessione, un responsabile del Progetto prende contatto con un referente scolastico al fine di stabilire la data della simulazione del processo che avviene all’interno del medesimo Istituto Scolastico in luoghi messi a disposizione dalla scuola.
All’uopo, vengono fornite le “tracce” dei personaggi che gli studenti, che prendono parte attiva al processo simulato, devono interpretare; ed infatti, così come accade nelle Aule di Giustizia, i ragazzi “imputati”, “persone offese” e “testimoni” non hanno “copioni” da studiare a memoria, ma solo ed esclusivamente indicazioni in ordine alla personalità delle parti da assumere durante il processo.
Di concerto con gli Avvocati e i Magistrati assegnati al singolo Istituto Scolastico, si organizzano anche le lezioni frontali, precedenti e/o successive alla simulazione del processo.
Tematiche dei processi
Violenza nelle
relazioni intime
Sicurezza
in rete
Bullismo
Detenzione, uso e spaccio
di sostanze stupefacenti
Omicidio
stradale
Il nostro
Metodo
Il progetto proposto utilizza il metodo denominato “Learning community” vincolato al principio che ciascun soggetto è responsabile in prima persona dell’identificazione e della realizzazione dei propri obiettivi di apprendimento. In particolare si punta a favorire e agevolare lo sviluppo di un apprendimento significativo per la persona nel senso della guida alla piena autonomia.
Per aderire scrivi a info@educal.it
La scelta
del Target
Nella simulazione del processo vengono coinvolti attivamente diversi studenti che prendono parte al processo nel ruolo di vittime, imputati e testimoni, coinvolti nei diversi gradi di implicazione.
Particolare rilievo viene dato a due diverse tipologie di imputati e a tre diverse tipologie di testimoni, al fine di sottolineare gli effetti e le conseguenze di un’azione illecita a carico degli imputati e di chi è colluso o reticente/silente, ovvero colui che in genere è considerato “spettatore passivo”.
Di seguito, si specificano i diversi ruoli assegnati agli studenti:
- Imputati (3)
a. Imputato con responsabilità piena (è l’autore del reato che verrà condannato)
b. Imputato con responsabilità limitata (è il soggetto che partecipa al reato, ma non in prima persona: importante far passare il concetto che anche in questo caso si subiscono conseguenze)
- Vittima/e
- Testimoni, suddivisi in tre diverse tipologie:
a. Testimone attivo (accusa): interviene responsabilmente nel processo, riferendo le circostanze che conosce;
b. Testimone reticente (accusa): tace in tutto o in parte ciò di cui egli è a conoscenza e su cui è invitato a riferire (verrà rinviato a giudizio per falsa testimonianza)
c. Testimone collusivo (difesa): complice dell’imputato, riferisce fatti e circostanze in modo consapevolmente non corrispondente alla verità per far assolvere l’imputato (verrà rinviato a giudizio per falsa testimonianza)
Il progetto offre agli studenti alcuni strumenti di conoscenza finalizzati ad una gestione e determinazione consapevoli dei propri comportamenti e delle relative conseguenze ed agli adulti (Insegnanti e Dirigenti Scolastici) strumenti e supporto per intervenire, in un’ottica di prevenzione e di rilevazione precoce ed adeguata del rischio di una condotta deviante agita e/o subita dai ragazzi.
4 Focus Point
Di seguito sono elencati i focus point formativi che magistrati e avvocati esprimono ed evidenziano nelle varie fasi processuali.
Le regole condivise
I concetti di legalità ed illegalità sono strettamente correlati all’importanza per una Comunità di dotarsi e di rispettare alcune regole condivise
Le scelte…
di fare o di non fare, di partecipare o non partecipare, di denunciare, di riferire ciò che si conosce, di mentire o ignorare, ecc.
Le responsabilità…
delle proprie scelte, delle proprie azioni, dei propri comportamenti. Più in generale si tratta della “possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione”.
Le conseguenze
La simulazione del processo, oltre che fornire adeguate informazioni di tipo giuridico, rappresenta anche un’occasione di riflessione sulle possibili conseguenze morali, psicologiche e sociali di azioni, comportamenti e scelte illecite